venerdì 20 febbraio 2009

Identita' necessarie

Vi offro l'ultimo saggio. Questa volta si tratta di metafisica, quindi la riflessione e' astratta, ma anche quintessenzialmente filosofica. Anche se l'ho scritto non nelle migliori condizioni personali, e' forse uno dei miei preferiti.

Si tratta di una discussione del problema dell'identita' fra due oggetti e dell'espressione linguistica di tale identita'.

Il filosofo di riferimento e' Saul Kripke che negli anni 70 ha scritto degli articoli decisivi che hanno messo in discussione delle posizioni molto antiche sul significato delle fondamentali classi di verita': necessita', contingenza, a priori, a posteriori.

In questo caso la tesi di Kripke e' che le espressioni di identita', se vere, allora sono necessariamente vere.

http://www.mediafire.com/?z3y1v2jwz4h

lunedì 2 febbraio 2009

Ha disperso i superbi

Oggi tutta Londra e’ ferma a causa della neve.

Ieri sera in casa si scherzava e si rideva un sacco nel sentire l’allarmismo dei telegiornalisti: condizioni metereologiche severe! Gravi conseguenze! Pericolo! Ma coraggio se, stiamo uniti come Nazione ce la faremo! (Erano caduti i primi 5 cm di neve…) Per un europeo-alpino la situazione era decisamente comica e letteralmente ero piegato dalle risate guardando il telegiornale [telegiornale? - ah si’ – sono riuscito per un attimo a convincere i compagni di casa a non guardare reality-tv sull’obesita’]

Ma poi la neve ha continuato a cadere… tutta la notte, e stramattina ci sono piu’ di 20 cm. Non ne e’ caduta cosi’ tanta a Londra in 20 anni. E TUTTO e’ fermo! Non si muovono gli autobus e il metro’. La gente va piano piano a prendere latte e pane per poi barricarsi in casa. Telefonate continue per assicurarsi di non essere i soli a non andare al lavoro.


Guardavo fuori dalla finestra contemplando un paesaggio bellissimo, ma decisamente inusuale: il contenuto e’ Inglese, ma la forma e’ decisamente europea, nordica, alpina. Anche le brutte case di mattoni di fronte a me sono eleganti e i giardini incolti sembrano curati.

Ma poi meditavo piu’ a fondo sul senso di questa straordinaria neve, e qui sta il motivo del blog. La neve ha una natura gentile, umilissima, silenziosa: procede per fiocchi innocenti e leggeri: ma solo dalle tempo e ferma una citta’ intera! Nessuno si aspetta tanta neve in citta’. Effettivamente e’ proprio un fatto strano.

In MILIONI oggi saremo a casa. Inclusi professori, pubblici amministratori, giornalisti, banchieri, analisti finanziari, studenti, autisti, impiegati, operai, cuochi. Gli unici che non staranno a casa sono quei disgraziati che non ce l’hanno.

Sono anche molto contento che si sia gelata la parabola del ricevitore satellitare e il segnale digitale non funzioni e il reality sull’obesita’ non si veda.

Spero sia un giorno di calma per tutti, un giorno in cui forzatamente da soli con se stessi nasca un sano e naturale desiderio di introspezione. Che questa citta’ motore e simbolo della finanza internazionale e del capitale virtuale, e anche motore e simbolo della sua crisi, sia un po’ positivamente umiliata, rallentata.

Mi sono venute in mente le parole del Magnificat:

“Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili”