mercoledì 24 settembre 2008

King's College Chapel

Siccome qui non conosco ancora nessuno, questa ve la devo raccontare a voi.
Oggi, per dare un po' di struttura a una giornata altrimenti vacua, e per marcare l'inizio dell'anno con un gesto, sono stato alla Messa di apertura dell'anno accademico, nella Cappella del King's College.

La Cappella e' nel cuore dell'edificio centrale del King's. Una posizione anche simbolicamente significativa. Infatti ho scoperto che il King's College ha un'eccezionale tradizione teologica. C'e' una comunita' attiva di accademici e studenti impegnati nel dibattito teologico, morale, filosofico. Dalla dogmatica al rapporto scienza-fede, al ruolo della religione nella societa' moderna. Fantastico contesto per approfondire le mie domande. C'e' una serie di confererenze, dibattiti, incontri, ricchissima e aperta a tutti.

Poco a poco sto scoprendo che reputazione ha il King's. E' veramente un'universita' di eccellenza (http://www.kcl.ac.uk/about/). E' la terza piu' vecchia d'Inghilterra e fra le migliori 25 al mondo secondo diversi criteri. Rigore accademico, qualita' di ricerca, innovazione, servizi, qualita' di istruzione. E queste cose si respirano. E fra poco si proveranno...

Mentre pensavo a tutto questo vaneggiando sulla gloria del mio College invece di prepararmi all'imminente Messa, tuona il suono dell'organo per il canto iniziale riportandomi al presente. C'e' poco da fare, ma la tradizione luterana-anglicana batte quella cattolica (recente) in maestosita' dei canti. Soprattutto per un ingresso trionfale. La processione di tutte le piu' alte cariche dell'universita' e' sostenuta dal suono poderoso dell'organo barocco e il canto "All my hope on God is founded" si eleva, proferito dalle gole tese di ragazze biondissime e baldi giovani ricoperti dai tradizionali mantelli, in quadrifonica armonia. Che splendore. Penso a Riccardo che piu' di tutti puo' visualizzare la scena e capire che tipo di sensazioni si provano. E' stato commovente vedere gli alti professori, il rettore, il decano cantare cosi' appassionatamente. L'umilta' di chi e' gia' grande nella scienza, ma canta la maggior gloria del Signore. Bello.

La Messa inizia, secondo il rito Anglicano. Presiede uno dei vescovi di Londra che nel sermone ci racconta un'antica storia orientale sul rapporto fra discepolo e maestro. Una di quelle storie dove i maestri sono inspiegabilmente duri e taciturni e sottopongono i discepoli a fatiche asprissime, di cui solo alla fine si capisce il senso. Gli serve per parlare del difficile percorso della conoscenza, che ci attende anche in questa universita'.

Poi c'e' stato un momento solenne, dal sapore quasi medioevale. Il decano dell'universita' (una figura religiosa che si affianca al rettore, qui chiamato `principal') ha `installato' due professori di teologia sui loro posti d'onore. (forse la parola install deriva proprio da in-stall, mettere sullo stall = la sediona del coro ligneo). In fondo alla chiesa infatti c'e' una serie di posti speciali, come di un coro ligneo, riservati alle figure di rilievo dell'universita'. Due posti vacanti sono stati occupati da due nuovi professori, di cui uno e' Revd Prof. Alister McGrath, famoso teologo di Oxford.

Vi risparmio gli altri sublimi dettagli della Messa, dai...

Ma chiudo con una strofa dell'ultimo canto, dalle antiche rime:

God is love: and he enfoldeth
all the world in one embrace;
with unfailing grasp he holdeth
every child of every race.
And when human hearts are breaking
under sorrow's iron rod,
then they find the selfsame aching
deep within the heart of God.

Nessun commento: