giovedì 16 ottobre 2008

Fatti e Misfatti

La vita va avanti qui a Londra, e acquista velocita’. Va piu’ veloce della mia capacita’ di analizzarla e ancor piu’ di scriverla.

La cosa piu’ interessante e importante e’ che la mia vita qui e’ ricca di fatti. Cosa sono i fatti? Nella prospettiva «dell’esperienza» che mi interessa, i fatti sono cose che mi succedono e che riesco a leggere in modo significativo nel contesto del mio cammino, interiore ed esteriore. Non tutto quello che succede e’ fatto. E’ fatto quello che succede e che si riesce a rileggere. L’avvenimento che lascia un segno nella coscienza. Succedono tante cose che soddisfano questa definizione. Sia buone che non buone. Sia piacevoli che dure da digerire. L’importante e’ pero’ che succedano. Come ci hanno insegnato i Padri Gesuiti: tutto serve nella vita spirituale, a patto che si voglia rileggerlo.

Puo’ essere che succedano piu’ fatti a Londra che a San Tomaso o a Trieste? In principio, direi assolutamente no. Altrimenti la vita sarebbe una fregatura. Se la costruzione di senso della nostra esistenza fosse a vantaggio di chi puo’ permettersi di fare una scelta radicale ed elitaria come venire a vivere e studiare a Londra, i conti non tornerebbero. In un certo senso sarebbe stato piu’ eroico “costruire senso” rimanendo in Friuli. Ma sicuramente le circostanze qui mi aiutano ad aprire i pori dell’esperienza e devo cercare di vivere con responsabilita’ il privilegio.

Nei prossimi posts cerchero’ di tratteggiare i contorni di alcuni dei fatti condivisibili degli ultimi dieci giorni.

3 commenti:

papà ha detto...

No, i fatti che succedono ad una persona sono tanti o pochi indipendentemente da posto in cui si trova. Te lo dice uno che sta a sta Tomaso e che lavora a Majano!
I fatti sono filtrati dai nostri stati d'animo, come la luce con delle lenti a diverso grado di oscuramento. Se un giorno sono in equilibrio con me stesso vedo tante cose in tre kilometri, come combinazioni favorevoli di una lotteria e non mi succede niente di rilevante: i sensi hanno prevalso sui fatti. Se sono ansioso o mi rifletto nell'agenda non vedo niente attorno e gli eventi mi travolgono, comprimendo tempi e luoghi: i fatti hanno spento i sensi. In tutti e due i casi fatti e percezioni convivevano ma con incidenze diverse.
Ed è così che il libro da rileggere è fatto di capitoli: ognuno per sè, tutti per uno.
La tua fortuna può essere la bicicletta, che ti permette una velocità abbastanza costante. Quella può essere un misuratore a cui agganciare alcuni fatti della tua esistenza a Londra.
Buon viaggio.

Notevole ha detto...

Le dissertazioni appena lette mi intimoriscono, assai! Intanto mi complimento con questo papà.
Siccome anch'io voglio avere un peso in questo spazio ti racconto che in questi tre giorni: ieri,oggi e domani a Cividale si sta tenendo un convegno su :"Il logos in Friuli Venezia Giulia".
Ieri c'è stato l'intervento introduttivo Dall'assoluto all'assoluto di Angelo Crescini già docente di filosofia all'Università di Trieste. Si è parlato di Jacopo Stellini e David Brunner ha indagato sulla problematica dell'uno e del molteplice.
Poi si è parlato di Sebastiano De Apollonia e su questo ha riferito Gabriele De Anna.
Oggi la Elena Guerra ha fatto il suo intervento su Carlo Michelstaedter e il problema antropologico e mons.Marino Qualizza sul contributo teoretico di Ivan Trinko .
Invece Marco Grusovin su Cornelio Fabro interprete di Kierkegaard.
Domani ci sarà l'intervento di Leonardo Messinese su la critica del pensiero e metafisica nella teoretica filosofica di Aniceto Molinaro e dopo di lui Michele Schiff relazionerà su L'Ego Sum Qui Sum e la metafisica della prima persona in Carlo Arata.
Tutto questo per dirti che anche in Friuli e non solo a Londra lo spessore culturale si fa sentire!!!!
Questo è un fatto.
Purtroppo non ho potuto andare a Cividale e domani sarò al Marconi a Portogruaro.
Buona notte. Ivana

DANDREA ha detto...

Caro simone
come vedi intervengo anch'io nella tua comunità virtuale.
Vedo che le lezioni di filosofia stanno iniziando ad avere effetto... bene ... rimango dunque in attesa di tesi e antitesi.
A presto nicola